Queste le pagelle azzurre di ATuttoMilan della partita disputata ieri tra Spagna e Italia, vinta 3-0 dagli iberici grazie ad una doppietta di Isco ed il gol di Morata.

Buffon 4.5: Poco reattivo ed elastico sul primo gol; sbaglia tutto con i piedi; sul tezo gol pare andare a zonzo nell’area di rigore.

Darmian 4.5: Combina bene con Candreva ma perde Iniesta che serve Isco siglando la doppietta. Da quel momento non si riprende più.

Barzagli 4: Non ha particolari colpe sui primi due gol, ma sul terzo perde la marcatura di Morata che segna il 3-0. Insieme ai suoi compagni di reparto non riesce a fermare alcun giocatore spagnolo.

Bonucci 4: La punizione di Isco nasce da un suo errore di valutazione. Errori di posizionamento, in fase di costruzione e di non possesso.

Spinazzola 4: Nonostante un’estate abbastanza tormentata in cui è sceso pochissime volte in campo, Ventura decide di schierarlo titolare. I risultati sono stati evidenti: è rimasto a Bergamo!

Verratti 4: Ammonito dopo 4 minuti e ciò lo priva dell’agonismo per tutta la partita. Viene “deriso” da Isco con giocate di prestigio (tunnel e sombrero). Male in fase di costruzione.

De Rossi 4.5: In difficoltà. Purtoppo l’impegno non basta. Sbaglia quasi tutto in fase di impostazione.

Candreva 5: Inizialmente molto propositivo e si rende pericoloso con alcuni cross. Buona intesa con Darmian, ma con il passare dei minuti perde lucidità: spreca una buona occasione in aera su un pallone respinto da De Gea.

Immobile 4.5: Tanta corsa e spirito di volontà. Tuttavia pochi palloni giocati e nessun tiro in porta.

Belotti 5.5: Il migliore degli azzurri: sfrutta ogni pallone che gli arriva. Due colpi di testa e un’azione molto pericolosa fischiata, ingiustamente, per fuorigioco.

Insigne 4.5: Fuori ruolo, tocca pochi palloni. È costretto a rincorrere gli avversari. Unico spiraglio a tre minuti dalla fine, dove impegna De Gea in una parata.

Ventura 3: Manda in campo 11 giocatori senza grinta, con un modulo che impiega solamente 2 centrocampisti: ciò significa consegnarsi all’avversario senza nemmeno provare a giocarsela (quando davanti hai una squadra come la Spagna). Il primo cambio lo effettua dopo 70 minuti. Nonostante le notevoli difficoltà, non cambia il modulo di partenza.

3/09/2017                                                                       Luca Sablone