Di seguito sono riportate le pagelle rossonere della partita tra Napoli e Milan, terminata 2-1 con i gol di Insigne, Zielinski e Romagnoli nel finale.

LE PAGELLE

G. Donnarumma 6.5: per poco non ipnotizza Insigne in occasione dell’1-0. Poi disinnesca Hamsik e Mertens, ma Zielinski trova il pertugio tra le sue gambe che, a conti fatti, mette il Napoli a distanza di sicurezza.

Musacchio 6: Insigne è già difficile di suo da prendere, se poi vieni lasciato solo da Borini, il compito diventa improbo. Cresce nel corso della partita.

Bonucci 6.5: per vie centrali, il Napoli non sfonda quasi mai. Lui è in crescita e si vede, la squadra sembra essere ancora ancorata a terra.

Romagnoli 6,5: tiene in gioco Insigne in occasione del primo gol, non seguendo la salita di Bonucci e Musacchio. Callejon gli era scappato alle spalle anche prima del gol azzurro. Poi, nel finale, trova il suo secondo gol in campionato con un gran sinistro al volo, ma non basta.

Borini 5: nel laboratorio degli esperimenti di Montella, oggi gli tocca una trasformazione che, a conti fatti, non riesce. Messo in mezzo dai triangoli dei giocatori napoletani, non trova mai le coordinate giuste della sua partita e sbaglia tutti i cross che prova a mettere in area di rigore. (dal 77’ Abate sv).

Kessie 5.5: la speranza è sempre l’ultima a morire, ma Franck, anche a questo giro di giostra, rimane giù. Impreciso, inconcludente, mai incisivo e sbaglia tutte le scelte con la palla tra i piedi.

Montolivo 6.5: all’interno di una prova di squadra assolutamente insufficiente, figlia dell’ennesima sperimentazione di Montella, è l’unico che prova a mettere ordine e a dare un minimo di senso alla manovra milanista. (dall’85’ Biglia sv).

Locatelli 6: vittima della lucida incoscienza di Montella, che lo schiera prima da mezz’ala e poi lo alza sulla linea degli attaccanti. Loca non trova il suo posto dentro la recita del San Paolo. Tuttavia è bravo a dettare – a volte – geometrie.

Bonaventura 5: dopo pochi minuti dall’inizio della partita, si deprime in maniera abbastanza evidente. Non azzecca nulla di nulla. Né un cross giusto, né un dribbling vincente né una giocata che spacchi a favore del Milan una transizione. E soprattutto, fa perdere tanti tempi di gioco alla squadra giocando, come minimo, a cinque tocchi,

Suso 5: il primo tiro col mancino finisce a Pozzuoli. Il secondo è una telefonata senza addebito a Reina. Mario Rui non è certo un fenomeno, ma non lo salta mai. Esce per una botta alla schiena. (dal 45’ André Silva 5: quando si toglierà dalla testa che non è il clone di Cristiano Ronaldo, forse, riuscirà a fare qualcosa di incisivo in un campionato dove bisogna lasciare gel e phon in spogliatoio).

Kalinic 4,5: gli attaccanti centrali di Montella non sono abituati a segnare molto. Lui ne è la testimonianza vivente. Non tiene una palla che sia una, con Albiol e Koulibaly che vivono una serata più o meno tranquilla.