La stagione del Milan è finita con un quinto posto a 68 punti, uno in meno dalla zona Champions. Di seguito sono riportate le pagelle dei rossoneri.

Milan, le pagelle stagionali

Donnarumma 7.5: l’erroraccio fatale contro la Sampdoria non compromette assolutamente la buona stagione compiuta. Gigio si è reso fondamentale in diverse sfide come contro Roma, Bologna, Genoa, Frosinone e SPAL.

Reina 7: un voto che si alza soprattutto perché si è confermato un uomo spogliatoio, facendosi trovare sempre disponibile per risolvere divergenze interne. Con molta umiltà decide di fare il secondo di Gigio e di aiutarlo a crescere; quando viene chiamato in causa risponde presente.

Calabria 6: in fase offensiva si è rivelato una delusione, e i pochi palloni forniti a Piatek lo dimostrano. Ma dietro ha fatto buoni passi in avanti, grazie anche al lavoro svolto da mister Gattuso.

Conti 6: Troppo tempo lontano dal rettangolo di gioco, ma quando torno si nota la spinta in più che apporta. Non riesce però a trovare continuità.

Abate 6: poche parole, più fatti. Prestazioni di sostanza nel momento in cui è stato ritenuto opportuno l’utilizzo della sua esperienza.

Musacchio 5.5: con Romagnoli costituisce una sufficiente coppia di reparto, ma diverse sono le incertezza e gli errori che spesso hanno portato al gol subito.

Zapata 6: anche lui con la sua esperienza riesce a guadagnarsi gli applausi di San Siro e degli sportivi calcistici.

Caldara n.c.: l’infortunio non gli permette di mettersi a disposizione della squadra.

Romagnoli 7: il capitano si afferma leader del gruppo, facendosi anche promotore principale dell’ottimo filotto di reti inviolate guadagnate con sudore e tanto talento. Il Milan dovrà ripartire assolutamente da lui.

Ricardo Rodriguez 5.5: partito abbastanza bene, lo svizzero è apparso poi piuttosto sotto tono soprattutto per quanto riguarda le marcature. Non contribuisce in alcun modo alla costruzione del gioco, complici anche le scelte di Gattuso di farlo giocare basso.

Laxalt 4.5: un disastro che si conclude nel peggiore dei modi, con il gol praticamente regalato alla Juventus. Buona prestazione solamente contro il Napoli.

Kessie 5.5: risulta necessario in alcune occasioni della stagione, ma il litigio con Biglia nel derby e i diversi palloni terminati in curva fanno abbassare la media.

Bakayoko 6: arrivato sotto i fischi di San Siro, il francese è riuscito progressivamente a trasformarli in applausi. Caso Acerbi, ritardo in allenamento e battibecco con Gattuso probabilmente saranno la causa del mancato riscatto.

Paquetà 6: si adatta bene sia al nuovo campionato sia agli schemi della squadra, riuscendo anche a trovare il gol. Prima l’infortunio e poi la lunga squalifica gli impediscono di scendere nuovamente in campo.

Biglia 5.5: poco utilizzato, non è mai riuscito ad imporsi tatticamente. Sicuramente si è rivelato un uomo spogliatoio.

Suso 5: si sveglia solo nel finale, stagione da dimenticare. Per tre mesi è apparso praticamente inutile, assolutamente ingiustificate le sue brutte prestazioni.

Castillejo 6: alti e bassi, ma quando entra la gara cambia in positivo. Garra e tanta corsa però non possono bastare, considerati soprattutto i 25 milioni di euro per cui è stato pagato.

Piatek 7: arriva, segna, segna e…segna. San Siro gioisce al canto di PUM PUM PUM. Riesce a trasformare in gol anche i pochi palloni (e brutti) che gli arrivano. Nel finale la pistola si inceppa ma la stagione rimane più che positiva.

Cutrone 6: chiamato poco in causa, non riesce a rendersi decisivo come lo scorso anno. Forse avrebbe meritato più spazio, ma la concorrenza con Higuain e Piatek non è affatto semplice. Cuore e grinta sono una buonissima base, sufficienza meritatissima.

Calhanoglu 5.5: che peccato…con le sue doti balistiche avrebbe potuto fare sicuramente molto meglio. Solo nella parte conclusiva dell’annata ha fornito buone prestazioni, ma nei momenti di difficoltà non si è dimostrato un giocatore risolutivo.

Borini 6: il suo impegno non è mai stato messo in discussione, ma quest’anno è riuscito a condire le sue prestazioni con gol e leadership.

Gattuso 5: pessima uscita dall’Europa League nel girone con Dudelange, Betis e Olympiakos; non riesce a qualificarsi in Champions League e non conquista neanche la finale di Coppa Italia. Appare troppo pessimista nelle conferenze stampa alla vigilia dei match importanti. Gestione della comunicazione davvero pessima, così come probabilmente il rapporto con le altre figure societarie.