Rispetto e meritocrazia. Un binomio che fin da piccoli si chiede di mettere in atto, sui banchi di scuola e nel lavoro. Rispetto e meritocrazia per un club che è stato preso dai bassifondi e portato nell’olimpo in cui ha dominato per 30 anni. Da circa 6 anni il Milan viene maltrattato, a suon di bugie, dubbi, segreti, illusioni. Ma adesso basta. Tutto sembrava terminato la scorsa estate: i tifosi più che mai erano uniti, fomentati e colmi di adrenalina per vedere all’opera una squadra in cui avevano fatto ingresso 11 volti nuovi, per un totale di 220 milioni di euro. Era normale essere felici, ansiosi e ottimisti. Eppure fin dall’inizio c’era qualcosa che non tornava: molti giornalisti ed esperti del mestiere hanno chiesto delucidazioni sul nuovo proprietario Yonghong Li, sulla provenienza dei soldi. Risposte? Zero. Ma nonostante ciò la tifoseria è sempre stata al fianco del patron rossonero. Fiducia che però non si è tramutata in trasparenza, da parte di Yonghong Li. Sì, perché oggi siamo qui e pretendiamo una risposta: per quale motivo ieri non sono stati versati i 32 milioni di euro anticipati da Elliott per l’ultimo aumento di capitale? Perché per “soli” 32 milioni Yonghong Li sta rischiando di perde il Milan e tutti gli investimenti fatti in questo anno? Pretendiamo delle risposte, e anche velocemente. Già, perché a ciò si aggiunge anche la mancata partecipazione all’Europa League. E i momenti di gioia? Quanto tempo dovremo aspettare per riassaporarli? Adesso cosa succede?

MILAN, TRA ELLIOTT E YONGHONG LI: COSA SUCCEDE?

Il Fondo americano è pronto a subentrare, ma se Yonghong Li lunedì dovesse presentarsi con un accordo raggiunto con un socio di maggioranza, il Milan non andrebbe nelle mani di Elliott ma in quelle del nuovo acquirente. (LEGGI QUI COSA FARÀ ELLIOTT).

Sono ore frenetiche, in cui i tifosi del Milan aspettano con ansia di sapere novità positive. Sono stufi di questo maltrattamento. È ora di finirla. Il Milan è stato maltrattato, anche questa volta. E adesso chi sbaglia, paga!