Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha risposto alle domande in conferenza stampa alla vigilia del match con la Sampdoria. Ecco le sue parole.

Sul gruppo: “Se oggi siamo quarti, nei momenti di difficoltà questa squadra è stata brava a rimanere unita e a rispettarsi con grande serietà. Questa è stata la nostra forza. Può succedere di litigare, ma c’è lo spogliatoio per risolvere certi problemi. Non siamo il Grande Fratello, abbiamo il dovere di dirci le cose nello spogliatoio o in qualunque posto in cui non ci sono telecamere. Non permetto a nessuno di rovinare questo aspetto“.

Su Paquetà: “Anche nel Flamengo giocava mezzala. Nel Brasile forse fa un po’ meno di fase difensiva ma per me non è una novità“.

Su Suso: “Non faccio il mago, non so che Suso vedremo, ma noi abbiamo bisogno di un Suso nel vivo del gioco e con meno pause. E’ un giocatore che ci può dare tanto, bisogna continuare a dargli fiducia“.

Sui nazionali: “Fa bene segnare in nazionale, però poi bisogna calarsi subito nella nostra realtà. Giocare in nazionale è diverso che nel club. Ora testa a quello che dobbiamo fare con il Milan“.

Sulla Champions: “Preferisco vincere uno scudetto che arrivare quarto. Da tifoso baratterei due scudetti con due stagioni fuori dalla Champions, dal punto di vista economico capisco le parole del presidente“.

Ancora sul derby: “Non è stata la posizione di Vecino che ci ha messo in difficoltà, ma il nostro atteggiamento. Non abbiamo pressato bene. Vecino è bravo inserirsi, l’ho detto anche alla vigilia. Può essere che non riesco a preparare le partite con le grandi, devo crescere su questo aspetto. E’ normale che voglia crescere nel Milan, ma non voglio parlare del mio futuro. La stagione del Milan è più importante del mio futuro. Il nostro scudetto è la Champions e dobbiamo raggiungerla“.

Sul momento di alcuni giocatori: “Non siamo al bar. Secondo te sono masochista se faccio giocare certi giocatori? Pensi che voglio perdere? Noi dobbiamo capire perchè siamo arrivati in questa posizione di classifica. Non si può far passare quello che è successo in panchina nel derby. In questo momento dobbiamo mettere da parte tutto, pensiamo alle prossime dieci partite e stop. Nel derby ho sbagliato io, sono io che ho chiesto alla squadra di giocare più alta per mettere in difficoltà l’Inter che arrivava dall’eliminazione dell’Europa. Abbiamo preso troppe imbucate e l’errore è stato mio. Qualche giocatore non sta attraversando un momento semplice. Castillejo ha fatto bene quando è entrato, ma non mi sembra che abbia giocato poco finora. Dobbiamo pensare alle prossime partite e basta“.

Sul suo futuro: “Il mio futuro lo saprete tra due mesi. Il mio futuro non è la priorità, non penso al mio contratto, ma solo a raggiungere il nostro obiettivo. Non penso a me. Tra due mesi saprete cosa penso, per ora sono focalizzato solo sul mio lavoro. Sento tante chiacchiere e mi faccio scivolare tutto addosso. A fine campionato vi dirò cosa penso“.

Sulla fase difensiva: “Quando uno allena una squadra, deve capire pregi e difetti. Al momento, per caratteristiche dei giocatori, facciamo fatica a fare un certo tipo di calcio con una pressione più alta. Avete fatto sempre i complimenti alla difesa, ma vanno fatti a tutta la squadra. Se non subisci gol, il merito è di tutti“.

Su Vialli: “È un uomo di sport, è amato dalla gente. Non conosco le dinamiche, ma Vialli resta un grande personaggio. Non posso parlare di cose non so, posso solo dire che lui è un grande uomo“.

Sul match di domani: “Voglio vedere il solito Milan che non fa regali. Dobbiamo tornare ad essere la squadra che si è vista negli ultimi mesi, meno bella, ma che non soffre gli avversari“.

Sul post-derby: “Abbiamo perso una partita, era la più importante degli ultimi anni, ma l’abbiamo sbagliata. La gara con l’Inter e quella con l’Arsenal sono state uguali. E’ stata una mazzata ma dobbiamo guardare avanti perchè siamo là e dobbiamo raggiungere il nostro scudetto, che è la Champions. Le amarezze e gli errori vanno messi da parte. Nel primo tempo se l’Inter avesse fatto tre gol non c’era niente da dire, così come se il match fosse finito 3-3. Abbiamo creato palle gol, il primo tempo è stato imbarazzante, ma non è tutto da buttare via. Vedo una squadra che sa cosa si sta giocando, era delusa per la sconfitta e per quello che è successo in panchina. Faremo di tutto per raggiungere il nostro obiettivo“.

Su San Siro: “Giocarci è un sogno, ma nel calcio moderno si sa quanto è importante lo stadio. Bisogna capire le esigenze di un club che vuole tornare grande e competitivo. Ci sta che la società abbia l’idea di fare qualcosa di diverso“.

Su Kessie: “Ho avuto un confronto con lui, era in programma per oggi. Io non porto rancore, ma io credo che nelle squadre ci voglia massimo rispetto. Ero molto deluso, mi sono chiarito con tutti e due, la società si è comportata benissimo. Da calciatori ho sbagliato pure io più volte, ho sempre pagato a caro prezzo i miei comportamenti, ci ho sempre messo la faccia e la società me l’ha fatto pesare. Dopo la lite con Jordan, Galliani voleva lavarmi la faccia, io ero capitano in quel momento. Io non sono arrabbiato con Franck, in me c’era grande delusione ma ora è tutto passato. Dobbiamo pensare solo a questo finale di stagione e pensare ad una partita alla volta“.

Sul momento: “Mi hanno paragonato a Rocco, ma bisogna conoscere le caratteristiche dei giocatori. Ho sbagliato io nel derby a pressare alti, l’ho preparata così, volevamo attaccarli più alti. La squadra era scollata, abbiamo giocato su 48 metri e non sui nostri soliti 22 metri. L’errore è stato mio, l’importante è capire dove abbiamo sbagliato“.

Sulla Samp: “Dobbiamo avere la consapevolezza di andare a giocare contro una squadra che ci ha già messo in difficoltà quest’anno. Davanti ha giocatori incredibili, dietro prende pochi gol ed è allenata da un grande tecnico. Servirà una grande partita. Abbiamo lavorato bene in questa settimane, c’era grande amarezza dopo il derby ma ci siamo allenati bene“.