Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport al termine del match con il Torino. Ecco le sue parole.

Sulla prestazione: “Oggi siamo stati condannati da un episodio, mercoledì non siamo scesi in campo. E’ un periodo che stiamo facendo grandissima fatica, oggi abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Il Torino ti fa giocare male, abbiamo creato le nostre occasioni. Quando si prende un rigore in maniera così ingenua perdi un po’ le staffe“.

Sulla squadra: “Siamo stati abituati per un periodo a saper soffrire, nelle ultime 7/8 partite succede sempre qualcosa, la squadra non riesce a reagire. Se dopo una settimana non reagiamo neanche in allenamento non posso raccontare quello che non vedo, ci vuole sempre onestà“.

Sull’impegno: “La squadra si impegna ma fa fatica, ci divertiamo meno di due mesi fa, tutto questo lo stiamo pagando. In questo momento non siamo brillantissimi, pensiamo troppo, siamo giovani e viene a mancarci l’entusiasmo. Vorrei vedere sempre gli occhi della tigre“.

Sulla posizione: “Sono legato ai risultati come tutti gli allenatori, la squadra sta facendo figuracce, stiamo facendo fare figuracce ad un club storico e il primo responsabile sono io“.

Sulla tattica: “Ci siamo trovati tante volte uno contro uno, Suso non veniva mai dentro il campo. Quando mentalmente inizi a pensare troppo possono venire fuori periodi così. Non stiamo bene, non solo fisicamente, prima del rigore non ricordo azioni pericolose del Torino. Dopo il rigore abbiamo perso un po’ la testa ma ci sta, visto il periodo da cui veniamo“.

Sul lato psicologico: “Ci manca la tranquillità, una serie di risultati. La stiamo vivendo male, sembra che ci diamo le mazzate da soli. A Parma abbiamo commesso un fallo ingenuo, oggi idem. Dobbiamo essere più bravi a commettere meno errori possibili. Oggi ho visto una squadra viva, col Parma e con la Lazio non li ho visti, oggi ha fatto quello che doveva fare“.

Sul fatto che si prende troppe colpe: “È l’errore che facevo da giocatore e mi è rimasto, devo crescere. Era da un po’ di anni che non arrivavamo a giocarci il quarto posto a quattro giornate dalla fine. Non siamo la miglior squadra d’Italia, possiamo migliorare. Un allenatore fa delle scelte, sicuramente ho sbagliato anche io. Devo migliorare sicuramente“.

Sul dialogo con i giocatori: “Mi piace parlare sulla postura del corpo, su come vogliamo attaccare e costruire, ogni giocatore ha un carattere, ci vuole del tempo per farglielo cambiare. Si può lavorare sui concetti, sul resto bisogna lavorare in più“.