Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di DAZN al termine del match con la Fiorentina. Di seguito sono riportate le sue parole.

Sulla partita: “La Fiorentina ti crea sempre problemi, perchè ha giocatori veloci davanti. Nel primo tempo ci ha aiutato anche l’ambiente, nel secondo tempo non abbiamo più palleggiato e abbiamo rischiato anche di pareggiarla. Ora testa al Frosinone, ce la possiamo ancora giocare“.

Sulla corsa Champions:Fino a 25 giorni fa eravamo in Champions League, c’è rammarico. Dobbiamo crederci. Se andiamo a vedere il campionato che avevamo fatto, è normale che la bocca ce l’avevamo fatta. Ci crediamo ancora, perchè non bisogna mollare“.

Su Bakayoko: “Io quando parlo non parlo tanto per. Ho tanti difetti e pochi pregi, però quando dico che non porto rancore è vero. Io porto rancore solo a chi non rispetta il gruppo, ora non posso portarlo per il ruolo che faccio. La priorità è il Milan. Avendo fatto tantissime partite so che non bisogna portare rancore. Mi arrabbio quando vedo che non c’è rispetto tra i compagni. Son contento della sua prestazione, abbiamo sbagliato entrambi ma abbiamo risolto già il giorno dopo“.

Sul secondo tempo: “Nel secondo tempo nei primi 20 minuti abbiamo palleggiato poco e gli facevamo il solletico giocando palla lunga. Siamo stati bravi sulle loro imbucate“.

Sui giocatori che non hanno tradito e sulla prestazione di Abate: “È da tanto tempo che gioca bene, è stato fuori per tantissimo tempo, ma si è sempre fatto trovare pronto. Questa è una squadra che non mi ha mai tradito. Se avessi avuto anche solo il presentimento, avrei fatto un passo indietro. Abbiamo avuto dei momenti in cui avevamo perso la bussola. Tutto quello che abbiamo fatto quest’anno non è da buttare via, perché abbiamo fatto tanta roba“.

Su Piatek: “Noi dobbiamo pensare alla squadra. Dobbiamo pensare ad attaccare un po’ di più la profondità. Si sta muovendo bene, ha capito che deve aiutare la squadra. E’ normale che non potesse continuare con quelle medio gol avute con il Genoa e nei primi mesi con noi. Oggi avrebbe potuto attaccare il primo palo in un paio di occasioni“.