Marco Fassone, amministratore delegato del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine del CdA odierno. Ecco le sue dichiarazioni.

Sui nuovi acquisti

“Ho cercato di essere trasparente e chiaro con i tifosi. Al di là della partecipazione all’Europa League arriveranno. Questa ulteriore tegola non inciderà”.

Sulle dichiarazioni

“Spero come club di aver dato i messaggi più chiari possibili di assoluta trasparenza”.

Sul piano

“Ci sono delle cose che stiamo studiando e pensavamo non fossero utili, ora lavoriamo più su altre cose”.

Su cosa fare

“Costruiremo una sede di argomentazioni di difesa. Tratteremo degli argomenti nuovi che non abbiamo proposto”.

Sulle reazioni della proprietà cinese

“Delusione, dispiare, la proprietà è sempre stata presente, ci aspettavamo un settlement, questa decisione di non concederlo è dispiaciuto”.

Sulla scelta della UEFA

“E’ una decisione articolata, sono decisioni legate prevalentemente allo scenario futuro della società, della potenziale insicurezza. La Uefa ha preferito non concederci il settlement agreement e rimandare le decisioni”.

Sul mercato

“Prendendo lo scenario peggiore, ovvero quello in cui il Milan sia escluso dalle coppe, ci sarà un decremento del fatturato di cui dovrei tener conto sulle spese. Non c’è da aspettarsi attività in entrata ed in uscita non è collegata alle decisioni della UEFA”.

Sul rifinanziamento

“La parte di rifinanziamento più complicata è quella della holding, le informazioni che ho io sono tali per cui non è da prevedere una accelerazione a brevissimo. Per quanto invece riguarda il rifinanziamento del debito con Elliott, è una cosa più semplice, quando ci sarà una schiarita sulla holding sarà abbastanza rapido”.

Sull’aumento di capitale

“Il totale dell’aumento di capitale è intorno ai 40 milioni, i 10 che sono in arrivo più 30”.

Si comincia

“Questo è un cda di routine, l’obiettivo era di approvare la trimestrale, diventata obbligatoria per l’iscrizione al campionato 2018/19, abbiamo approvato ed è una trimestrale buona e positiva. Abbiamo toccato a livello di consiglio anche il tema della UEFA, dell’aumento di capitale e di argomenti di minore importanza”.