Tra esattamente un anno, il mondo del calcio vedrà una novità decisamente importante: a settembre 2018 prenderà infatti il via la prima edizione della Uefa Nations League, la nuova competizione voluta per le nazionali.

La competizione durerà da settembre 2018 a giugno 2019, e avrà un duplice obiettivo: innanzitutto eliminerà le amichevoli per le nazionali, troppo spesso snobbate, e poi assegnerà anche 4 posti per i prossimi Europei del 2020.

Come funzionerà la Uefa Nations League? Sarà molto simile alla Coppa Davis del tennis, con un sistema di fasce e di promozioni e retrocessioni.

Le 55 squadre nazionali saranno divise in quattro raggruppamenti (o serie, se preferite) in base al ranking, e poi, all’interno di queste divisioni, saranno formati altri mini-gironi da tre o quattro squadre: ogni squadra quindi giocherà quattro partite.

Le quattro vincitrici della divisione A giocheranno le Final Four, che assegneranno la competizione, mentre le ultime classificate retrocederanno nella divisione B. Stesso funzionamento per le fasce successive: le vincitrici dei gironi della divisione B saliranno in divisione A, le ultime retrocederanno.

Oggi, la Uefa, utilizzando il ranking attuale, ha anche ipotizzato come sarebbero le 4 divisioni e quali squadre ci saranno al loro interno.

Divisione A (quattro gruppi da tre): Germania, Francia, Portogallo, Belgio, Spagna, Inghilterra, Svizzera, Italia, Croazia, Polonia, Islanda, Bosnia.

Divisione B (quattro gruppi da tre): Irlanda, Russia, Austria, Svezia, Slovacchia, Galles, Ucraina, Olanda, Irlanda del Nord, Repubblica Ceca, Turchia, Ungheria

Divisione C (un gruppo da tre e tre gruppi da quattro): Grecia, Romania, Slovenia, Israele, Serbia, Danimarca, Bulgaria, Albania, Scozia, Montenegro, Norvegia, Lituania, Azebaigian, Cipro, Armenia

Divisione D (squadre suddivise in quattro gruppi da quattro): Estonia, Finlandia, Bielorussia, Georgia, Isole Faroe, Lettonia, Macedonia, Kazakistan, Moldavia, Lussemburgo, Liechtenstein, Kosovo, Malta, Andorra, San Marino, Gibilterra